Odontoiatria biologica e medicina biologica: i migliori risultati possibili

Se estrapoliamo il numero crescente di casi di malattie croniche, chiunque abbia oltrepassato 40 anni ne sarà affetto nel giro di pochi anni. Le malattie croniche sono scatenate prevalentemente dallo stress. In ambito odontoiatrico le cause più comuni sono le tossine e i metalli pesanti presenti nella cavità orale. Gli aspetti psicologici ed emozionali, associati alle crescenti influenze ambientali, sono la seconda maggiore causa di tali malattie. Sulla base delle più recenti scoperte in campo immunologico, l’interazione tra medicina biologica e odontoiatria biologica acquisirà un’importanza sempre maggiore.

Lo stresso è una reazione ancestrale, fisiologica, che un tempo aveva una propria utilità: una situazione di stress produce il rilascio di adrenalina e cortisolo, il sangue viene pompato nei muscoli scheletrici per preparare il corpo a una situazione di lotta o fuga imminente e i vasi sanguigni si contraggono per assicurare che, in caso di ferite, l’organismo perda la minima quantità di sangue possibile.
Le reazioni immunitarie e di guarigione vengono “disattivate” e rimandate fino alla successiva fase di rigenerazione. In una situazione di stress, che normalmente dovrebbe durare solo pochi secondi o minuti, l’adrenalina e il cortisolo vengono consumati. Lo stress costante, come lo si sperimenta oggigiorno, mantiene elevati a lungo i livelli di questi composti messaggeri e ormoni, determinando un’acidificazione eccessiva del corpo e una mancanza di ossigeno nel sistema, il che significa che l’organismo non ha le opportunità di rigenerarsi e guarire. Otto Warburg (1911) e Max Planck (1936) hanno dimostrato che le cellule cancerogene sono incapaci di sopravvivere in ambienti alcalini e ricchi di ossigeno. Per questo uno studente non si ammala durante un esame “stressante”, ma crolla successivamente, durante la fase di rigenerazione. Nonostante i deficit e gli agenti infettivi siano già presenti nell’organismo, i livelli elevati di adrenalina e cortisolo disattivano temporaneamente il sistema immunitario che inizia a combattere gli agenti patogeni solo in un secondo tempo, durante la fase di rigenerazione.
Le tossine prodotte da oltre 270 milioni di denti sottoposto a trattamento endodontico e presenti nella cavità orale della popolazione tedesca hanno causato quella che viene definita “infiammazione silente” e che intrappola il corpo in una condizione di stress 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana. Una situazione disastrosa perché da un lato l’infiammazione non può essere risolta dal sistema immunitario, dal momento che le osteonecrosi ischemiche nell’area circostante i denti del giudizio e i denti sottoposti a trattamento endodontico producono costantemente altre tossine, tioeteri e mercaptani. Dall’altro il sistema immunitario è stato disattivato o soppresso da queste e da altre situazioni di stress permanente. Questo, a sua volta, causa deficit come la carenza di vitamina D3, che è di importanza fondamentale per il sistema immunitario innato dell’organismo. Inoltre, la carenza di vitamina D3 causa una degenerazione a livello della mandibola responsabile della condizione che i dentisti definiscono osteolisi/osteonecrosi della mandibola con degenerazione lipidica, nota anche come “osteonecrosi ischemica nel dente del giudizio e nelle cavitazioni della mandibola”. Purtroppo la seconda maggiore fonte di contaminazione nella cavità orale, il mercurio delle otturazioni in amalgama, sovrastimola il sistema immunitario adattativo, provocando un massiccio aumento nel numero delle malattie autoimmuni. Quando i metalli pesanti si legano alle membrane cellulari, il codice MHC (Major Histocompatibility Complex – Complesso maggiore di istocompatibilità) viene cancellato. La cellula non viene più riconosciuta come parte dell’organismo ma come corpo estraneo e viene attaccata dal sistema immunitario (malattia autoimmune).
Tra le altre fonti che scatenano lo stress permanente rientrano gli alimenti nocivi e/o incompatibili con il corpo, difficili da digerire, come il latte vaccino pastorizzato, il glutine, i carboidrati a catena corta, i grassi trans, eccetera. Inoltre la nicotina, il caffè o l’alcol assunti in grandi quantità nel tentativo di alleviare lo stress hanno l’effetto opposto nel lungo periodo.
L’aumento dello stress causato dai campi elettromagnetici, in particolare dalle onde ad alta frequenza, nell’ordine di gigahertz, utilizzate nel settore delle telecomunicazioni mobili (wi-fi, bluetooth, tecnologia DECT), nonché dai livelli di radioattività in costante aumento, ha un effetto altamente negativo su vari sistemi. L’aggiunta di ossido di titanio (E171) a cosmetici, capsule per farmaci, gomme da masticare, dentifrici e persino yogurt sta causando intolleranza crescente nei confronti del titanio, che è ampiamente utilizzato in ambito protesico e traumatologico.
Altre sostanze che scatenano lo stress sono il dolcificante altamente tossico aspartame, l’alluminio e gli inquinanti particellari nell’aria, il glifosato contenuto nei diserbanti… e l’elenco non si esaurisce qui. A tutto questo si aggiunge l’immensa quantità di stress psicologico ed emozionale derivante da traumi infantili irrisolti, dai media digitali e dal bisogno di rimanere costantemente connessi, dal mobbing sul luogo di lavoro e dal fattore più stressante di ogni altro: i problemi relazionali.
Tutte queste fonti croniche e artificiali di stress costante si sono conglobate producendo una situazione tale per cui oggi, nel 2016, determinati trattamenti come gli impianti in titanio (il tasso da infiammazione cronica da impianti in titanio dopo 5 anni è attualmente superiore al 40% e la situazione viene definita lo “tsunami delle perimplantiti”) [dopo 9-14 anni fino al 16% degli impianti vanno persi a causa di perimplantiti (Roos-Jansaker et al.), revisione di 21 studi clinici: dopo 5-10 anni complicanze biologiche nel 40% degli impianti (Pjeturrson et al.), mucositi perimplantari nell’80% – perimplantiti in oltre il 56% dei casi] non sono più funzionali, oppure l’osso si deteriora e viene sostituito da cisti lipidiche e prodotti della degenerazione cellulare in una miscela di mercurio, alluminio, borrelia e glifosato.

Approccio terapeutico
L’approccio terapeutico mira all’eliminazione di queste fonti di stress nel modo più rapido e completo possibile, ed è chiaro che solo attraverso un trattamento dentale biomedico globale e interattivo è possibile ottenere una guarigione reale e profonda del sistema (Dr Karl Ulrich Volz: “Non puoi guarire nello stesso ambiente in cui ti sei ammalato!”). Un dentista o un medico possono solo eliminare un certo numero di fonti fatali isolate di stress permanente. Ma poiché ciascuna di queste è già in grado di disattivare completamente il sistema immunitario, o perlomeno di sopprimerlo, non è possibile ottenere successi a lungo termine.
Di seguito descriveremo i punti principali di un piano di trattamento biologico e immunologico che unisce medicina e odontoiatria biologica.

SWISS BIOHEALTH CONCEPT

1. Diagnosi e anamnesi complete (DVT, esame del sangue, misurazione della variabilità della frequenza cardiaca (HRV) ed età biologica, questionario sui sintomi medici ecc.).
2. Consulto approfondito compresa la richiesta di un impegno incondizionato da parte del paziente a desiderare la guarigione.
3. Fase preparatoria mediante somministrazione di integratori (dosi elevate di vitamine e minerali = protocollo immunologico base), infusioni, modifica delle abitudini nutrizionali, biologia edile, kinesiologia psicologica ecc.
4. Bonifica dentale:
• Rimozione di otturazioni / corone / ponti / ecc. metallici con l’impiego delle massime misure protettive.
• Rimozione chirurgica di tutte le infiammazioni che non saranno sostituite da impianti: osteolisi / osteonecrosi della mandibola con degenerazione lipidica, denti del giudizio, cisti, oggetti estranei e sezioni di radici residue.
• Rimozione di denti che sono stati sottoposti a trattamento endodontico e/o rimozione di impianti in titanio che hanno sviluppato perimplantite e loro sostituzione con impianti in ceramica priva di metallo (secondo lo Short Cut Concept (SCC) del Dr. Volz); nella stragrande maggioranza dei casi questi impianti vengono installati come impianti a carico immediato e restaurati con provvisori a lungo termine in una singola seduta di trattamento. Il principio esclusivo SCC previene la perdita di tessuto osseo e gengivale, di estetica, comfort, tempo, denaro e garantisce una piena presentabilità sociale. La fase preparatoria, compresa la somministrazione di integratori e la rimozione chirurgica di tutte le infiammazioni e dei metalli, associata all’impiego degli impianti Dynamic Thread appositamente progettati, determina tassi elevati di successo superiori al 90% anche per gli impianti a carico immediato nella regione molare. Ormai i pazienti del Dr. Volz sono per oltre il 20% dentisti essi stessi.
• Restauri a lungo termine privi di metallo.
• La terapia viene interamente eseguita evitando l’uso di preparati chimici orali, ma impiegando infusioni di procaina, ozono ecc anziché singole iniezioni.
5. Valutazione di minerali, vitamine e parametri infiammatori.
6. Ripristino di un microbioma sano.
7. Seconda fase di somministrazione di integratori (miscele personalizzate preparate ad hoc per ciascun paziente): ripristino delle riserve del paziente.
8. Trattamenti disintossicanti e depurativi con monitoraggio costante del livello di vitamine e minerali.
9. Psicoterapia, kinesiologia psicologica, terapia neurale.

Risultati ottimali
Generalmente tra il consulto e il primo trattamento dentale trascorrono dalle 4 alle 8 settimane. La bonifica dentale viene eseguita nel minor numero di sedute possibile, perché è proprio l’eliminazione delle infiammazioni croniche, delle fonti di metalli pesanti e delle fonti infiammatorie a rendere possibile la guarigione dopo gli interventi chirurgici. Quasi tutti i pazienti cominciano a sentirsi decisamente meglio dopo il completamento della prima fase; questo consente loro di affrontare con una forte motivazione la seconda fase medica durante la quale si procede alla ricostituzione delle riserve dell’organismo, alla disintossicazione e al ripristino del microbioma.
Anche questa fase dovrebbe concludersi nel giro di pochi mesi e il paziente può a sua volta diventare uno specialista sanitario responsabile frequentando corsi di formazione.
A questo scopo sono previsti colloqui, corsi e seminari destinati a pazienti che hanno già completato il trattamento. Gli autori credono fermamente che oggigiorno si possa guarire e rimanere sani solo attraverso un percorso di apprendimento e diventando medici di se stessi.
Il costante consolidamento dell’odontoiatria biologica e della medicina biologica ha dato vita allo SWISS BIOHEALTH CONCEPT, il cui obiettivo è quello della guarigione il più possibile rapida, completa e a lungo termine dei pazienti.
Anche una volta concluso il trattamento, i pazienti continuano a ricevere consulenza e a essere controllati in ogni fase del percorso con integratori nutrizionali individuali, personalizzati e mediante il monitoraggio digitale complementare (HRV = heart rate variability – variabilità della frequenza cardiaca – ed età biologica).
Questa procedura, consente a SWISS BIOHEALTH di garantire comodamente lo stato e la salute futura del paziente anche a distanza.

Karl Ulrich Volz

Dietrich Klinghardt

Il Dentista Moderno Settembre 2016