L'ortodonzia è la disciplina, la materia di elezione del prof. Fiorenzo Faccioni, in quanto ne è docente all'Università degli Studi di Verona, in cui egli profonde maggiormente il suo impegno e le sue energie professionali, che si traducono nella frequentazione costante di convegni e seminari specialistici sia nazionali che internazionali.
L'ortodonzia è quella branca dell'odontoiatria che si occupa dello studio, dello sviluppo e della crescita dell'apparato dento-maxillo-facciale e delle strutture ad esso correlate, dalla nascita alla sua maturità.
Comprende tutti i procedimenti preventivi, intercettivi e correttivi delle anomalie dento-maxillo-facciali (VEDI CASI CLINICI 1-12) utilizzando dispositivi funzionali o meccanici (detti comunemente “apparecchi”) fino alla chirurgia al fine di stabilire normali relazioni anatomiche e funzionali dei denti e delle loro basi ossee.
Il risultato è quello di una occlusione armonica, funzionale e stabile nel tempo, che regala al paziente un sorriso attraente, agendo sul giusto equilibrio tra denti, tessuti molli (gengive), labbra, viso e fisionomia in modo da catturare quell’armonia e quelle proporzioni che in ultima analisi costituiscono la vera bellezza. Per la cura delle malocclusioni esistono diversi dispositivi mobili (che richiedono la collaborazione del paziente) e fissi (applicati singolarmente ai denti che quindi riducono il livello di compliance necessaria da parte dei pazienti stessi), detti bracket. Negli ultimi anni la tecnologia ha messo a disposizione degli ortodontisti varie tipologie di attacchi (bracket): “self-ligating”, “low friction”, “low force” (VEDI CASI CLINICI 11), in aggiunta agli attacchi linguali (praticamente invisibili, tecnica che il Prof Faccioni utilizza da più di venti anni) (VEDI CASI CLINICI 12).
Con i primi si riescono a correggere le malocclusioni in minor tempo rispetto ai bracket tradizionali; mentre con i secondi, lavorando dal lato interno dei denti, si riesce a correggere il problema evitando di mostrare gli attacchi all’esterno. Alcuni movimenti sono più rapidi con la tecnica linguale. Un ulteriore progresso tecnologico è rappresentato dalla customizzazione degli attacchi (bracket) che personalizza la basetta e/o l’intero attacco al singolo dente e modella gli archi per il singolo paziente. Per chi desidera un trattamento in tempi brevi è possibile ridurre i tempi di terapia fino al 70% mediante la “Microchirurgia Ortodontica” tecnica minimamente invasiva e di cui il Prof. Faccioni è un pioniere a livello internazionale (VEDI CASI CLINICI 11)
Nei soggetti con dismorfosi facciale, il trattamento ortodontico si differenzia sostanzialmente da quello puramente ortodontico. Lo scopo rimane lo stesso cioè il corretto rapporto delle due arcate nelle tre dimensioni dello spazio, ma occorre tener presente che tale relazione si può stabilire soltanto dopo l’intervento progettato, cioè dopo lo spostamento chirurgico delle basi ossee. Per la maggior parte del tempo la terapia corrisponde ad una “decompensazione” cioè nel far regredire l’eventuale compensazione dentale sia spontanea che dovuta a precedente trattamento ortodontico incongruo. La corretta posizione dei denti anteriori sulle rispettive basi ossee è molto importante per il profilo: essa determina la relazione del labbro superiore rispetto al naso e la profondità della plica labio-mentoniera, nonchè il rapporto del mento con il labbro inferiore. Il prof. Faccioni ha cooperato allo sviluppo delle tecniche ortodontiche prechirurgiche ed è un riferimento nazionale di tale disciplina. Sono più di 1200 i casi che ha trattato con risultati molto soddisfacenti per i pazienti (VEDI CASI CLINICI 06).