INTRODUZIONE

Le mucositi del cavo orale vengono indicate con il termine di stomatiti.

Per lesioni della mucosa orale si intendono da un punto di vista semeiotico:

-lesioni bianche rimovibili e non rimovibili, mono e/o bilaterali; -ulcere singole e multiple; -neoformazioni ; -lesioni rosso-blu.

Da un punto di vista eziopatogenetico, possono essere distinte nei seguenti gruppi:

infettive:

miceti (Candida); virus (HSV, HBV, EBV, Coxackie); batteri (TBC, sovra infezioni stafilococciche).

non infettive:

traumatiche; immunomediate (afta); farmacoindotte (chemio-radioterapia, cortisonici, antibiotici, antiepilettici); neoplastiche (linfomi).

idiopatiche e congenite:

lingua a carta geografica; lingua plicata e scrotale; epidermolisi; schisi.

Dette lesioni possono colpire tutti i distretti del cavo orale del bambino in diverse percentuali: labbra, dorso e bordo della lingua, mucosa geniena, vestibolo, gengiva, commissura labiale, palato duro e pavimento (Shulman, 2005).

Dalla letteratura, a differenza che nell’adulto, non si evince una prevalenza riconosciuta per ogni alterazione della mucosa, a causa dell’assenza di protocolli diagnostici standardizzati e, quindi, dell’utilizzo di metodologie d’indagine diversamente applicate in vari studi (RiobooCrespo 2005; Shulman, 2005; Bessa, 2004; Furlanetto, 2006; Tomlinson, 2007). Per tale ragione il management delle stomatiti in età pediatrica è più complicato.

Per definire il livello di rischio di stomatite sono stati identificati tre gruppi di condizioni:

1. patologie sistemiche e disabilità; 2. terapie farmacologiche; 3. stato socio-ambientale del bambino (abitudini viziate, ortodonzia, sport …).

 

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